Ovvero l'evoluzione moderna del cittadino di Fiumicino

mercoledì 8 settembre 2010

Sandali e Caligae, prima di Naomi li portavano già i Romani...

Scarpa moderna stile antico
Estate 2010 
Soleae
Le scarpe più cool della stagione estiva, indossate dalle giovani italiane, sono state di puro stampo antico. 
Infatti lo stile proposto quest'estate ha proposto calzature che ben ricordano le caligae, i sandali e i calceus romani.
Le prime calzature usate dai Romani furono le Soleae; si trattava di primitivi calzari costituiti da suole di cuoio allacciate alla gamba con corregge di pelle che, in seguito, finirono per essere indossate solo in casa come i Socci che erano pedule di feltro colorate usate anche dagli attori comici. I cittadini di rango elevato usavano i Calcei in abbinamento con la toga o l'abbigliamento militare; suole senza tacco di uno spessore di circa 5 mm. Corredate da tomaie in pelle morbida che ricoprivano tutto il piede; dai lati di ogni suola partivano due larghe strisce che si incrociavano e venivano annodate sul dorso del piede mentre altre strisce più sottili potevano partire dal tallone, si avvolgevano sulla caviglia per circa 15 cm. e vi venivano annodate lasciandone pendere le estremità a volte decorate da fibbie d'avorio a mezzaluna.
  
I Calcei portati dai senatori (Calcei senatorii) erano di colore nero, quelli delle più alte cariche civili erano rossi ed esistevano anche i Calcei ripandi (o Calcei uncinati) dalla punta rialzata di derivazione etrusca.
Le scarpe romane potevano essere lucidate con cera d’api e colorate con zafferano per il giallo, sali ferrosi o tannini per il nero, guado per l’azzurro e porpora o oricello per il rosso (tipico delle calzature più lussuose). Le tomaie erano cucite con lino e unite alle suole con strisce di cuoio, tendini o budello ritorto. 
Le Carbatinae  in cuoio grezzo e con la tomaia ricavata da un unico pezzo di pelle erano anch'esse adatte alla marcia su terreni difficili e quindi soprattutto usate dai militari. Le Gallicae erano una variante delle Carbatinae proveniente dalla Gallia. 
Le Ocreae erano degli stivaletti alti al polpaccio allacciati sul davanti da stringhe incrociate.
Contadine e popolane portavano zoccoli o i Perones, scarpe dalla suola senza tacco, con tomaia in pelle alta alla caviglia allacciata al dorso del piede con fibbie e stringhe e che potevano essere portate a piede nudo o con una specie di calzino di feltro.
Schiave e proletarie portavano zoccoli di legno, le Sculpoeae.
I campagnoli potevano avere anche gli Adone, suole rettangolari con lunghe cinghie di cuoio che le assicuravano ai polpacci protetti da pezze di lana o di feltro. All’epoca del tardo impero le matrone adottarono dei sandali dorati o degli stivaletti al polpaccio, in cuoio allacciato.
La moda ritorna, chissà se la prossima stagione sarà la volta della toga come indumento da passeggio lungo il litorale della salute di Fiumicino...






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